Una toccata e fuga a Napoli, la mia bellissima e disastrosa Napoli, e ora sono in aereo di nuovo verso “casa”, Cambridge, quella che definisco temporanea da quasi 4 anni ormai…( “e tanto mo torno, sisì, tra poco torniamo..”)
Cambridge mi ha dato e continua a darmi tanto, e nn posso che essergliene riconoscente. In Italia non avrei avuto opportunità del genere, soprattutto in questo periodo storico così pazzo. In fondo son loro, l’Italia e Napoli, che ci hanno cacciato tutti ingiustamente. Questa cosa ti fa incazzare e chiaramente il sentimento è reciproco, ti vien di mandare entrambe riccamente a quel paese, lo fai. ..Però, non c’è niente da fare, a certi amori, per quanto si possa fare resistenza, nn ci si può opporre più di tanto, ci sono e basta. Non puoi governarle certe cose. Non c’è ragione – o lavoro.. – che tenga. Questa cosa, dopo così tanto tempo l’ho capita chiaramente. Il detto “lontano dagli occhi lontano dal cuore” funziona..ma, di qualunque cosa si tratti, sempre lì, intorno al cuore, rimane, per quanto tu ti possa impegnare a spostare l’attenzione.
Mentre guardavo Napoli dall’alto pensavo a questo, a quanto ci si innamori di lei e al fatto che soltanto noi napoletani possiamo capire il senso e la misura di questa passione. Gli altri la possono apprezzare, invidiare, ma come canta Pino Daniele “nessuno sap’ a verità”, solo se ci nasci e vivi lo capisci. Anche io in fondo l’ ho realizzato pienamente solo dopo essere emigrata in Inghilterra. E da quando è così, mi rendo conto di essere ancora più orgogliosa di essere di Napoli (prima nn sapevo neanche di esserlo in verità). Il cuore, una certa sensibilità e l’intelligenza che ti vengono da qui non le trovi da nessuna parte, neanche in persone provenienti da altre città italiane.
Son ripartita domenica scorsa per sbrigare faccende importanti a Napoli in soli quattro giorni. È un buon periodo per me in Cambridge, uno strano periodo di “caldo” normale estivo continuato, e di maggiore calma e serenità al lavoro, e ho pensato “vabbè sarà meno doloroso a ‘sto giro, vado e poi torno allegramente alla mia vita cambridgese con il mio bel lavoro che mi piace e fa tanto bene. Vado un attimo nel caos della mia città che nn funziona al sud e torno. Indolore.” Oggi è giovedì, questi quattro giorni son volati e allo stesso tempo son stati talmente ricchi di cose, di bellezza e calore..al solito insomma. Una magia che solo Napoli nn smette mai di regalarti in mezzo ai suoi mille problemi.
E quindi è chiaro, l’amerò e mi mancherà sempre, la mia bellissima disastrosissima Napoli.